Il binomio “cultura e montagna” è stato al centro di tre interessanti incontri che il Centro storico culturale della Valle Brembana e il Cai della sezione di Piazza Brembana hanno organizzato nel mese di febbraio 2010. Le tre serate culturali, che si sono tenute presso la Sala Polivalente della biblioteca di Piazza Brembana, hanno avuto come filo conduttore la Valle Brembana e hanno riscosso notevole partecipazione da parte del pubblico. Con questa iniziativa si è voluto richiamare l’attenzione su quelle attività che un tempo erano alla base dell’economia della Valle Brembana, quali i boschi e gli alpeggi, e che ora hanno invece una rilevanza trascurabile.
Ad aprire il ciclo dei tre incontri, la serata del 5 febbraio, vi è stata la presentazione di cinque interessanti tesi di laurea e di una tesi di maturità, discusse nel 2009, che trattano aspetti specifici della Valle Brembana.
Questi lavori sono il frutto di attente e approfondite ricerche da parte dei giovani, che solitamente rimangono circoscritti all’ambito accademico. Giusto dunque dare spazio anche e soprattutto a loro, che hanno dimostrato in primo luogo di amare la loro terra e poi di volerla conoscere a fondo, dando così il loro contributo di idee per la soluzione dei problemi di cui soffre.
Ecco l’elenco delle tesi di laurea discusse durante la serata: Eleonora Arizzi: “Comprensione e utilizzo del dialetto bergamasco tra i giovani di Lenna”; Michela Lazzarini: “Strada Priula e valle del Brembo: la riscoperta di un itinerario storico come fattore di sviluppo locale”; Giada Pellegrini: “L’emigrazione bergamasca in Francia tra le due guerre”; Francesca Centurioni: “Prospettive del turismo in Valle Brembana”; Andrea Carminati: “La valorizzazione culturale e turistica delle destinazioni: San Pellegrino Terme e la Bergamasca”. A chiusura, la tesi di maturità di Marta Midali: “L’ardesia un dono della montagna alle sue genti”.
La seconda serata, tenutasi il 12 febbraio, ha avuto come tema “I boschi nell’economia della Valle di ieri e di oggi”. Si e’ parlato e discusso dell’importanza che i boschi hanno avuto nei secoli passati, della gestione collettiva, delle proprietà boschive comunali, delle norme che ne regolavano lo sfruttamento e delle severe punizioni previste per chi danneggiava questo importante patrimonio comune.
Sono state inoltre illustrate le attività tradizionali legate alla gestione del bosco: i diritti di uso civico; il taglio e il trasporto del legname mediante le antiche pratiche della enda, della soenda e della flottazione lungo il Brembo; la produzione del carbone con il poiàt e del suo utilizzo per alimentare i forni e le fucine della Valle, attività base dell’economia brembana. Con l’aiuto di Bonomi (borelèr), si è esaminato lo stato attuale dei nostri boschi e le ipotesi per la loro conservazione e valorizzazione. La serata, coordinata da Gianni Molinari, presidente del C.A.I. Alta Valle Brembana, è stata introdotta da una serie di splendide immagini dei nostri boschi, proposte dai Fotografi Brembani.
Anche il terzo ed ultimo incontro del 19 febbraio, al quale è intervenuto anche il presidente della Comunità Montana dott. Alberto Mazzoleni, è stato introdotto dalle immagini dei Fotografi Brembani. La serata è poi stata aperta da Gianni Molinari, che ha inquadrato gli alpeggi sotto i vari punti di vista (ambientale, strutturale, economico e antropico), è proseguita con alcuni riferimenti storici proposti da Tarcisio Bottani e con le apprezzate testimonianze di due alpeggiatori in attività: Donato Goglio e Roberto Cattaneo, che hanno illustrato la vita in alpeggio con i suoi aspetti tradizionali e con quelli più innovativi.
A seguire la presentazione della tesi di laurea specialistica della dott.ssa Marta Torriani, che ha formulato interessanti proposte di valorizzazione integrata degli alpeggi e delle baite di montagna in relazione all’accresciuta domanda di turismo naturalistico. Tra gli intervenuti al dibattito finale, Enzo Salvini, che ha opportunamente puntualizzato alcuni aspetti non toccati dagli interventi precedenti. L’auspicio è che da queste serate siano emersi stimoli per una maggiore attenzione, anche da parte degli amministratori pubblici, verso questo patrimonio che è stato per secoli alla base dell’economia brembana.
Si è aperta sabato 19 dicembre 2009, presso la Sala Polivalente della Biblioteca di Piazza Brembana, l’esposizione di pittori e scultori brembani organizzata dal Centro Storico Culturale Valle Brembana in collaborazione con la biblioteca locale.
All’inaugurazione sono intervenuti, oltre al presidente Prof. Tarcisio Bottani, la coordinatrice dell’iniziativa Nunzia Busi, il Sindaco di Piazza Brembana Geremia Arizzi e l’Assessore alla Cultura Michele Iagulli, i quali hanno in particolar modo ricordato quanto la nostra valle sia da sempre stata terra di grandi pittori e scultori.
Novanta sono gli artisti esposti, nati o residenti o comunque legati alla Valle Brembana, differenti gli stili e le tematiche, opere fra realismo e astrattismo che hanno dato alla mostra un titolo più che appropriato: “Emozioni fra Sogno e Realtà”.