Roncobello

PARROCCHIALE DI SAN PIETRO E PAOLO

Architettura: sec. XVIII, progetto di A. Bergio. Dipinti: opere dei secoli XVII e XVIII. Arredi: tribuna dell’altare maggiore, sec. XVIII; organo Serassi, 1802; teca della vasca battesimale, sec. XVII; arredi preziosi sec. XVIII.

L’edificio. La chiesa è al centro del paese, preceduta da una scalinata e da un sagrato sostenuto da sostruzioni che sostengono una piazza pianeggiante. L’attuale costruzione, consacrata nel 1776, è stata progettata dall’architetto svizzero Antonio Bergio, autore anche della parrocchiale di Valleve e di Ornica. La facciata, semplice e lineare, è caratterizzata dalla quattro nicchie con le statue dei Santi Pietro e Paolo, cui è dedicata la parrocchiale; la chiesa è dedicata anche ai Santi Alessandro ed Eusebio, di cui si conservano reliquie nell’altare maggiore. Nel portico laterale tracce della primitiva chiesa quattrocentesca. Il bel campanile in pietra, costruito nel 1745, ha una terminazione a “cipolla”. L’interno è moderno e sorprende il fatto che nel sec. XX si decorasse la chiesa con una tale profusione di decorazioni, ori e dipinti, da far invidia al barocco autentico.

I dipinti. Tra le molte tele presenti si segnala una Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena; la tela è incorniciata dai quadretti dei Misteri e inserita in altare barocco; si noti anche un Sant’Antonio in cattedra tra i Santi Carlo e Rocco e una bella tela con un poderoso San Sebastiano nella controfacciata sopra la bussola dell’ingresso: tutte opere anonime tra ‘600 e ‘700.

L’arredo. Tipicamente tardo barocca la decorazione dell’altare maggiore, firmata G.B. Agosti 1704, ricca di dorature e di intagli che creano una complessa microarchitettura fatta di colonnine, lesene, nicchie e statuette. Originale la teca della vasca battesimale a forma di tempio ottagonale con intarsi secenteschi. Belli anche gli intagli del coro del ‘700 e, sopra la bussola dell’ingresso, le statue dei Santi Pietro e Paolo. Notevole la raccolta di arredi preziosi tra cui un ostensorio e un turibolo del ‘700. L’organo, considerato uno dei più belli costruito dai Serassi (1802), è stato restaurato e riportato al primitivo splendore nel 1994.

L’altare tardo barocco della parrocchiale di Roncobello
FRAZIONE BORDOGNA, PARROCCHIALE DI SANTA MARIA ASSUNTA

Architettura: prima metà sec. XVIII con preesistenze quattrocentesche. I dipinti: 4 tele del Ceresa, sec. XVII. Arredo: tribuna dell’altare maggiore, sec. XVII.

L’edificio. La costruzione sorge vicino alla strada che sale verso Roncobello. All’esterno è molto sobria e presenta due campanili: quello piccolo è quattrocentesco ed è reminiscenza della tradizione romanica della chiesa preesistente.

I dipinti. In questa chiesa sono presenti ben quattro opere di Carlo Ceresa: nell’altare della parete di sinistra due piccole tele con Sant’Antonio abate e un raffinato e patetico Sant’Antonio da Padova; la tela più grande rappresenta i Santi Carlo Borromeo, Raimondo e Nicola da Tolentino. Dietro l’altare un’originale rappresentazione della Nascita di San Giovanni Battista, assai suggestiva per la grazia della scena domestica, ravvivata dalla varietà delle pose e ingentilita dalla dolcezza della figura femminile in primo piano a sinistra.

L’arredo. Nel presbiterio fa bella mostra la tribuna lignea dorata, ricca di intagli e piccole sculture in una sorta di microarchitettura barocca; questo manufatto è stato integrato negli anni ’60 a causa di un furto che ne aveva danneggiato alcune parti. La chiesa è dotata di alcuni arredi preziosi: due reliquiari in bronzo del ‘400 e ‘500, due calici d’argento del ‘600 e ‘700 e alcuni mobili del ‘600. L’organo è un Bossi del 1804.

FRAZIONE BORDOGNA, CAPPELLA DI SAN ROCCO

Architettura: 1526. Dipinti: affreschi metà sec. XVI

L’edificio. Occorre fermarsi alla chiesa di Bordogna e fare pochi passi a destra del sagrato per vedere questo piccolo gioiello. Le fonti ci testimoniano che, a seguito del morbo che imperversava in questa zona, numerosi fedeli donarono i fondi necessari per la costruzione della cappella dedicata al Santo protettore per eccellenza dalla peste. L’opera fu realizzata nel 1526 da un certo Mastro Luca e fu inaugurata nel giorno che festeggia San Rocco, il 16 agosto.

I dipinti. La cappella ha tre pareti dipinte all’interno: a sinistra la Madonna con Bambino, Santa Lucia e San Rocco; al centro la Madonna con Bambino e i Santi Sebastiano, Rocco, Antonio abate e Pantaleone; sulla parete destra la Madonna con Bambino incoronata da Angeli. Si noti il ruolo centrale di San Rocco anche rispetto alla Madonna e la presenza di Santi guaritori, che ben dimostrano lo scopo della costruzione della cappella; Pantaleone, qui rappresentato con un mantello foderato di pelliccia di ermellino, fu medico pagano, poi convertitosi al Cristianesimo, nel cui nome operò guarigioni miracolose. Lo stato di conservazione degli affreschi non è buono per il fatto che sono stati scoperti sotto strati di intonaco, quasi un secolo fa. Lo stile, forse di autori diversi, ha l’ingenuità della pittura popolare, che ha però assorbito i modi della moderna pittura rinascimentale.

L’afresco della parete di fondo della cappella di San Rocco
FRAZIONE BORDOGNA, LOCALITÀ FORCELLA, CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Architettura: ristrutturazione del sec XVIII con preesistenze del sec. XV. Dipinti: affreschi sec. XV e XVI.

L’edificio. Nella graziosa località Forcella di Bordogna si trova una piccola chiesa che nei documenti viene citata come tra le più antiche della valle; si raggiunge poco dopo la frazione Bordogna verso Roncobello, da un tornante da cui si imbocca la via Castello. La chiesa sorge in alto sopra un gruppo di case restaurate, su alcune delle quali si trovano antichi affreschi devozionali; dietro l’abside è segnalata da un’antica lapide la biforcazione del sentiero in direzione di Baresi e di Fondra. L’edificio, ristrutturato nel ‘700 ma di origine più antica, è stato recentemente restaurato nella parte esterna; presenta un originale portico chiuso che precede l’ingresso vero e proprio. Nell’interno un grande arco ribassato, tipico del ‘700, divide l’aula dal presbiterio.

I dipinti. Sotto le intonacature e gli stucchi barocchi sono stati messi in vista interessanti affreschi che si presentano però in stato frammentario e richiederebbero un intervento di restauro; in una cappella laterale coperta da una volta a ombrello troviamo dei dipinti che rappresentano la Madonna con Gesù Bambino e Sant’Anna al centro; San Giuseppe, Santa Lucia e la Madonna con San Rocco e San Sebastiano ai lati. Nella parete di fondo, sotto gli stucchi barocchi, si vedono due Crocifissioni: quella inferiore conserva dei bellissimi colori perché è stata coperta da un dipinto sovrastante e non intonacata. Sulla destra una bella rappresentazione di San Rocco in veste di pellegrino. Sulla parete sinistra, incorniciata da un arzigogolato altare barocco, una “arcaica” Madonna con bambino.

L’altare della chiesa della Forcella