Piazzatorre

PARROCCHIALE DI SAN GIACOMO MAGGIORE

Dipinti: polittico di Agostino Caversegno, 1537; Sant’Antonio di C. Ceresa, 1677; tele attribuite a Francesco Zucco, sec. XVII

L’edificio. La parrocchiale di Piazzatorre dedicata a San Giacomo Maggiore apostolo, sorge all’inizio del paese, vicino al cimitero. Al 1500 risale la prima edificazione della chiesa, costruita a sua volta su antico oratorio medievale. Visitata da San Carlo Borromeo nel 1575, si presentava nella sua severa povertà di chiesa di montagna. Completamente rifatta nella seconda metà del ‘600, fu ingrandita prima nel ‘700 e poi ancora nel ‘900. Soprattutto a questo ultimo ampliamento appartengono il portale con tre archi su colonne, mentre sulla porta meridionale troviamo gli stemmi delle famiglie di Piazzatorre: gli Arici, i De Maisis e gli Arioli, risalenti al ‘600. Il campanile è settecentesco. 

I dipinti. Sull’altare maggiore si trova un polittico a nove scomparti datato 1537 e firmato da Agostino Caversegno (Facheris da Presezzo), pittore seguace di Lorenzo Lotto, con le immagini di San Giacomo e altri Santi sotto la benevola immagine di Maria e la protezione del Padre Celeste. Si tratta di un’opera rustica e solenne, di buona fattura. Delle due tele poste ai lati, quella di sinistra con Sant’Antonio e i ritratti dei donatori è opera di Carlo Ceresa del 1677. Sui pilastri che sorreggono la cupola due tele di gusto barocco con i Santi Bonaventura e Ludovico da Tolosa, attribuite a Francesco Zucco.

Il polittico di Agostino Facheris da Caversegno

L’arredo. L’altare maggiore, intagliato nel legno e dorato è opera barocca, il confessionale e il coro, abilmente intagliati sono settecenteschi. Paramenti, calici, ostensori e lampade con datazioni che vanno dal ‘500 al ‘700 costituiscono il pregevole patrimonio di arredi sacri. L’organo è un Bossi del 1836.

Il confessionale dell’intagliatore Civati