Olmo al Brembo

PARROCCHIALE DI SANT’ANTONIO ABATE

Architettura: edificio moderno con preesistenze settecentesche. Dipinti: Madonna del Rosario di G.P. Cavagna, 1617; pala di Sant’Anna e Maria bambina, sec. XVII; Madonna con Bambino e San Carlo Borromeo, sec. XVII; affresco strappato dei secoli XV-XVI e tela di V.A. Orelli del sec. XVIII in sacrestia.

L’edificio. È stato costruito inglobando la chiesa settecentesca, che aveva una posizione ortogonale rispetto a quella attuale; è così possibile vedere ancora l’antica facciata, decorata con nicchie e cornici in stile rococò, a sinistra della facciata moderna, in corrispondenza dell’ingresso laterale nella cappella battesimale.

I dipinti. Le opere più belle sono quelle che provengono dalla chiesa antica: la tela della Madonna del Rosario, datata 1617 e firmata da Gian Paolo Cavagna, con i Santi Domenico e Caterina da Siena, di gusto ancora cinquecentesco per il rigido schema piramidale, la tela con San Carlo in preghiera davanti alla Madonna con Bambino (nella prima cappella a destra), dipinta in seguito alla visita apostolica dell’arcivescovo del 1575 e, nel secondo altare a sinistra, la seicentesca tela con Sant’Anna che istruisce Maria bambina, di incerta attribuzione, capolavoro di grazia domestica, inserita in un pregevole altare settecentesco, ricco di marmi colorati e intarsiati. In sacrestia sono collocati altri dipinti tra i quali si segnala un affresco strappato con San Rocco e San Sebastiano (secoli XV-XVI) e una bella tela di Vincenzo Angelo Orelli, con Cristo che cade sotto la croce.

La scultura e gli arredi. Sull’altare maggiore le quattro statue degli Evangelisti sono opera moderna dello scultore Elia Ajolfi. Si noti il confessionale settecentesco, esuberante di figure intagliate e, tra gli oggetti preziosi, alcuni calici d’argento, una croce astile d’argento sbalzato e candelieri in rame argentato.

La chiesa parrocchiale di Olmo al Brembo
CHIESA DI SAN ROCCO

Architettura: sec. XVII. Dipinti: tela di F. Ronzelli, 1630

L’edificio. Al centro del paese, attraversato il ponte sul Brembo in direzione di Averara, si noti l’oratorio di San Rocco, ricostruito dopo la terribile peste del 1630, che causò a Olmo 98 morti su 178 abitanti. La chiesetta presenta una curiosa facciata a salienti con campanile a vela, una finestra a forma di conchiglia di gusto rococò, in basso due finestre e il portale con cornici mistilinee; tracce di decorazioni architettoniche dipinte nella parte alta.

I dipinti. All’interno si trova una pala datata e firmata da Fabio Ronzelli che rappresenta in alto la Madonna con Bambino stretto in fasce e, in basso, San Sebastiano e San Rocco, i due Santi protettori dal morbo; l’opera è di modesta fattura, ma presenta un elemento iconografico assai interessante: tra i due Santi il pittore ha dipinto un’immagine d’epoca di Olmo al Brembo, in cui sono riconoscibili alcuni edifici e il corso del torrente. Assai bella l’ancona che contiene la tela, costituita da colonne corinzie scanalate, avvolte in parte da decorazione vegetale, da una trabeazione con volute e da un timpano spezzato.

Olmo al Brembo, chiesa di San Rocco
FRAZIONE CUGNO INFERIORE, PALAZZO GUERINONI E LA CHIESA DI SAN PIETRO MARTIRE

Architettura: palazzo e oratorio secoli XVII-XVIII. Dipinti: affreschi sec. XVII e XVIII

Cugno è una località che si trova alla confluenza della valle Stabina (la valle di Cassiglio, Ornica e Valtorta) con il fiume Brembo ed è facilmente raggiungibile attraverso il ponte che, ad Olmo, collega la strada provinciale con Cassiglio. Subito dopo il ponte, sulla sinistra, venendo da Olmo, attira l’attenzione la facciata affrescata di palazzo Guarinoni, che presenta il portale e le finestre incorniciate con finte decorazioni architettoniche settecentesche, caratteristiche del tardo barocco; sopra il portale una graziosa Annunciazione. Nel borgo si ritrovano altri affreschi anonimi e la chiesetta di San Pietro Martire.

L’edificio. L’oratorio è stato costruito nel ‘600 e presenta la tradizionale facciata con tetto a capanna, finestra centrale a lunetta e portale fiancheggiato da due grandi finestre simmetriche. Sulla sinistra la sacrestia presenta due finestrelle ad arco acuto, di gusto gotico, anche se costruite nel ‘700. L’interno ha una navata coperta con travi e il presbiterio con volta.

I dipinti e l’arredo. Sulla facciata sono ancora visibili rappresentazioni di anfore con mazzi di fiori; sotto una di queste la data 1680. Sulla volta del presbiterio l’affresco di una colomba, simbolo dello Spirito Santo, sulla parete della navata un affresco votivo con la Madonna, il Bambino Gesù, San Giuseppe e Sant’Antonio da Padova, proveniente da una casa privata. Nel presbiterio: Crocifisso settecentesco. La pala d’altare con il Martirio di San Pietro Martire è opera recente (1970): interessante esempio di persistenza di gusto tradizionale in età moderna.

Olmo al Brembo, frazione Cugno inferiore, chiesa di San Pietro Martire
LOCALITÀ CIGADOLA, CHIESA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA

Borgo storico.

Architettura: sec. XVIII. Dipinti: pala del sec. XVIII

Prendendo il sentiero che parte da Olmo, subito dopo l’Albergo della Salute, segnalato da un cartello come un tratto della “via del ferro”, si giunge alla località Cigadola dopo circa 40 minuti di cammino. Nel borgo si respira un’atmosfera d’altri tempi tra edifici e portali in pietra, prati e tracce di affreschi ormai perduti. Qui, proprio sul sentiero, in bella posizione isolata, ma posta tra i due nuclei dell’abitato, si trova la piccola chiesa di Sant’Antonio da Padova, oggetto fino al secolo scorso di una lunga controversia di appartenenza tra la parrocchia di Olmo e quella di Piazzatorre.

L’edificio. La facciata si presenta nella tradizionale forma a capanna con portale affiancato da due finestre e una finestra a lunetta nella parte superiore; sulla sinistra l’edificio della sacrestia.

Il dipinto. L’interno ha una mensa sostenuta da un tronco di ciliegio e un’interessante pala di anonimo del ‘700, che rappresenta la Madonna incoronata da angioletti, Sant’Antonio da Padova con Gesù Bambino e San Domenico: la tela è di evidente gusto barocco nella cornice sagomata con linee curve, nell’afflato devozionale dei Santi e nella gestualità mossa delle figure. Nell’attigua sacrestia si trovano mobili, parti lignee dell’altare e del tabernacolo del ‘700.

Olmo al Brembo, località Cigadola, chiesa di S. Antonio da Padova
LOCALITÀ MALPASSO, CHIESA DI SAN FRANCESCO

Borgo storico

Architettura: chiesa del sec. XVIII. Dipinti: pala del sec. XVIII

Il borgo di Malpasso, a pochi minuti da Olmo al Brembo, è sorto nei pressi dell’antico sentiero, che prima della costruzione della strada Priula (1592), portava verso Mezzoldo e il passo San Marco; oggi è attraversato dalla strada provinciale. E’ uno degli insediamenti più belli della valle con edifici in pietra, archi e finestre che segnalano secoli di storia dal Medio evo fino al secolo scorso; è ancora visibile un affresco con L’incoronazione della Madonna da parte di Cristo e Dio Padre in via Tasso 7 (località Aiali).

L’edificio. La chiesa di San Francesco si affaccia sulla strada provinciale, a monte della contrada di Malpasso; è di fondazione antica (1517), ma è stata ricostruita nel ‘700 nella forma attuale, con facciata a capanna, portale affiancato da due finestre rettangolari e con una terza finestra sopra il portale.

I dipinti. Sulla facciata è dipinta una meridiana all’interno di una bella cornice barocca, dove appare la data 1752 e la scritta: VEDI L’OMBRA IN PASSAR QUANTO SIA BREVE – DALL’OMBRA IMPARA CHE MORIR SI DEVE. L’interno è assai luminoso, coperto con volta a botte e ci offre una pala d’altare con la Madonna, il Bambin Gesù, San Giovanni Battista, San Francesco, un arido paesaggio montano, il ritratto del committente con lo stemma della famiglia (braccio che regge una mazza della famiglia Mazzoleni) e le iniziali ZM. Nella piccola sacrestia vi sono mobili e un reliquiario del ‘700.

Olmo al Brembo, località Malpasso, chiesa di S.Francesco, pala d’altare